scatto rubato

 

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Vorrei poter fotografare liberamente l’emozione che scaturisce durante la fruizione di un’opera d’arte.

Non mi interessa fotografare l’opera da sola.

“Non si può assolutamente fare foto all’interno dell’edificio, signora!! ”

Magra consolazione ottenere uno scatto poco soddisfacente fatto in barba al divieto.

Magra ma vera.

 

 

 

 

 

8 pensieri riguardo “scatto rubato

  1. Come ti capisco…ieri sono stata alla mostra su Van Gogh e Gauguin…come avrei voluto poter fotografare l’emozione dell’insieme, dell’allestimento, non le singole opere..ma in realtà non permettono dicendoti che se vuoi delle foto “c’è il catalogo”, che poi se c’è una che non sopporta le foto “da catalogo” sono proprio io.
    A volte mi danno il permesso, ma non sempre.Certo, l’ideale sarebbe poter fare un secondo catalogo con le foto dell’allestimento, ma sarebbe infattibile.
    D’altro canto ci sono persone che quando sono nei musei fotografano in un modo indegno: mi è capitato a Parigi di vedere persone farsi foto col cellulare davanti ai quadri…insomma, è anche una questione di rispetto…in questo caso i divieti li capisco e li approvo.

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  2. Cara Lucy, come devi essere seducente e bella per chi ha la fortuna di vederti, col pelo irto e i canini luccicanti, eburnei e sinistri, pronti all’azzanno!
    La tua idea sicuramente è inedita e interessante: “fotografare liberamente l’emozione che scaturisce durante la fruizione di un’opera d’arte”.
    Che altro dirti se non che il cahiers des doleances dovrebbe avere più pagine dell’Enciclopedia Britannica… e che le voci clamanti nel deserto si stanno accumulando paurosamente…
    Chiudo con lungo desolato sospiro.

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